lunedì 2 settembre 2013

Frasi sui delfini

“È interessante notare che mentre è stato riportato che alcuni delfini hanno imparato l'inglese - sino a cinquanta parole utilizzate in un contesto corretto - non si ha notizia di nessun essere umano che abbia imparato il delfinese.”
(CARL SAGAN)


“Al delfino soltanto, la natura ha dato quello che i migliori filosofi cercano: Amicizia senza nessun vantaggio. Sebbene egli non abbia bisogno di aiuto da nessun uomo, è un amico geniale per tutti e ha aiutato il genere umano.”
(Plutarco)


Aforismi e frasi 
sui cavalli


Il cavallo che si sente trattato come un uomo, è spesso abbastanza intelligente per comportarsi subito da bestia; forse appunto per togliere il cavaliere dall'equivoco.
Alessandro Alvisi, Aforismi e paradossi ippici, 1938


Prendi la maggior parte della gente, hanno il pallino delle macchine. Sudano freddo per un graffio alla carrozzeria, e non la finiscono piú di raccontarti quanti chilometri fanno con un litro, e se prendono un nuovo modello già pensano di cambiarlo con un altro ancora piú nuovo. A me non mi piacciono nemmeno le macchine vecchie, figurati. Voglio dire, non mi interessano nemmeno. Preferirei avere un maledetto cavallo. Almeno un cavallo è umano.
Jerome David Salinger, Il giovane Holden, 1951


Meglio lasciare che il cavallo segua la sua strada, e pretendere che sia la tua. Non c'è segreto più intimo di quello che c'è tra un cavaliere e il suo cavallo.
Robert Smith Surtees, Mr SpongÈs Sporting Tour, 1853



L'aria del Paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo.
(Proverbio arabo)
Dio, non permettere che io vada in un Paradiso dove non ci sono cavalli! (R.B. Cunningham-Graham)

Un cavallo vale più di ogni ricchezza. (proverbio spagnolo)


Il cavallo è un dono di Dio agli uomini. (proverbio arabo)



Il galoppo è la cura per ogni male. (B. Disraelli)

domenica 1 settembre 2013

Come comunica il cavallo?

Come capire ciò  che vuole comunicare il nostro cavallo?
è importante prestare attenzione ad alcune sue parti del corpo come il movimento della testa, delle orecchie, della labba ma soprattutto degli occhi. Da queste caratteristiche possiamo anche intuire il suo temperamento, il suo carattere.  
Da
Da come tiene le orecchie possiamo capire l'effetto che gli fa la nostra presenza, infatti se tiene le orecchie ritte significa che ci sta prestando attenzione, mentre se ha le orecchie all'indietro significa che è impaurito o si sente minacciato.
Anche la bocca può comunicare il suo stato d'animo infatti, se è serrata, significa che è teso mentre se ha le labbra a penzoloni significa che è sereno.

Il cavallo: caratteristiche
L'essere umano ha iniziato ad addomesticare i cavalli più tardi rispetto ad altri animali, attorno al 5.000 a.C. 
Nel corso dell'evoluzione, i cavalli hanno sviluppato dei sensi. A differenza dell’essere umano loro posseggono un senso in più che gli permette di percepire una situazione di pericolo, infatti hanno delle abilità notevoli ne percepire catastrofi naturali. Gli altri cinque sensi invece sono gli stessi delle persone anche se più sviluppati rispetto a noi.

Olfatto: questo senso ha molteplici scopi, svolge una funzione nel periodo dell’accoppiamento, permette di riconoscere gli altri animali, i luoghi e pure se chi è davanti a loro è nervoso o agitato. Gli animali emettono e percepiscono messaggi olfattivi prodotti dalle ghiandole della pelle.

“i cavalli comunicano anche con la voce: grida acute e borbottii sono di solito avvisi di eccitamento o aggressività. Sbuffano quando qualcosa che stanno annusando la reputano pericolosa o particolarmente interessante. Nitriscono quando due compagni vengono divisi oppure quando sono molto eccitati, e a volte per richiamare l'attenzione dell'uomo se il loro cibo è in ritardo.
La fattrice può emettere dei suoni sommessi per rassicurare il puledro, ed entrambi i sessi quando ricevono il cibo o l'imboccatura. I cavalli comunicano anche attraverso il senso del gusto e del tatto. Gli uomini possono stabilire un rapporto di comunicazione e farsi conoscere accarezzando il muso e dandogli delle pacchette affettuose. Governare il cavallo è un'altro modo per comunicare e stabilire un ulteriore contatto.” (http://www.centro-ippico.net/comunicazione-con-il-cavallo.php)

La vista : cavallo mette a fuoco gli oggetti davanti a lui all’incirca come l’essere umano  anche se con alcune differenze.L'animale non vede frontalmente e nella parte posteriore per circa 60 °. Ha invece un'ottima visibilità ai lati.

Tatto: è importante per la nostra comunicazione con il cavallo

Udito: nei cavalli è molto sviluppato, le orecchie mobili e attente ruotano per captare i suon

Gusto : viene associato al tatto.


giovedì 29 agosto 2013

Ippoterapia disturbi dell’iperattività 

"Il Disturbo da deficit d'attenzione ed iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini" . (Definizione presa da Wikipedia).
 Le caratteristiche primarie sono dunque :

Disattenzione
Impulsività
Iperattività

Queste hanno delle implicazioni anche sul rendimento scolastico, sull'autostima, provocano difficoltà relazionali e anche aggressività.



Il cavallo in che modo può aiutare i bambini, gli individui, caratterizzati da questi disturbi? 

Può essere di grande aiuto grazie alla sua enorme pazienza infatti, esso, tollera i giochi e gli scherzi ed essendo sensibile al linguaggio del corpo capisce se un bambino ha paura;  è molto empatico e ciò permette che si crei un determinato legame.  

L’ippoterapia inoltre aiuta nei processi di autocontrollo e nelle relazioni;
I bambini con la sindrome ADHD hanno molte difficoltà nel autocontrollo, nell' inibizione comportamentale ;  hanno difficoltà a rimanere attenti o a lavorare su uno stesso compito per tempo sufficientemente prolungato,  parlano troppo e ad alta voce, non riescono a rispettare i turni e faticano a pianificare l’esecuzione delle attività. in una realtà come quella di un maneggio però, il silenzio è importante per non spaventare i cavalli, così come la pazienza, il rispetto per l'altro, per l'animale, il rispetto per i suoi tempi.  Cavalcando, il bambino ed il cavallo , diventano un tutt'uno, ognuno è in sintonia con l'altro e ciò porta al bambino ad autoregolarsi. Le attività motorie, soprattutto piacevoli, possono portare ad innumerevoli vantaggi, portando anche al bambino ad avere più fiducia in se stesso,  a sentirsi capace, cosa che invece non sempre succede nel contesto scuola dove non si sente adeguato.

lunedì 21 novembre 2011

Squalo - terapia per la riabilitazione

Dagli States arriva
la squalo-terapia
per la riabilitazione

Dopo aver prestato servizio militare in Iraq per la Us Army ed esser stato costretto alla paraplegia da una ferita riportata durante uno scontro a fuoco, Scott Winkler credeva di aver vissuto le esperienze più terrificanti della sua vita. Ma oggi ha scelto di sfidare ancora una volta la paura immergendosi in una vasca fianco a fianco con un enorme squalo balena. È accaduto ad Atlanta, al Georgia Acquarium. E Scott è uno dei ventiquattro reduci di guerra invalidi che hanno partecipato al Fish Wish program, iniziativa finalizzata alla riabilitazione psicomotoria di pazienti affetti da disabilità fisiche.
“È stato come essere nello spazio – racconta euforico Scott Winkler – e ritornare in un corpo funzionante. E questo provoca un`enorme sensazione di libertà”. Tra le bollicine d`acqua, infatti, è come se accadesse un miracolo: una volta immersi, il peso corporeo si riduce e anche un corpo disabile può fluttuare liberamente. In questo modo, spiegano gli esperti dell`acquario, è come se si recuperasse la completezza del proprio corpo. E colui che è immerso sente di essere un pesce tra i pesci, o uno squalo tra gli squali.
Ma come si è svolta l`immersione? Rifornito di muta e attrezzatura subacquea, Scott è stato fatto discendere con la sua carrozzina lungo una rampa fino a raggiungere un contenitore galleggiante situato in una enorme piscina di acqua salata. Dopo esser scivolato fuori dalla carrozzina, il contenitore e Scott sono stati spinti sott`acqua. Una volta circondato interamente dal blu delle bollicine d`acqua e dagli squali, percependo la totale libertà di muoversi, Scott ha cominciato a nuotare e a spostare il proprio corpo muovendo le braccia. “È incredibile – dice – è come dimenticare la disabilità. I pesci nuotano attorno a te, ed è come ritrovarti in un altro mondo in cui sei libero di muoverti”.
Dopo Scott, il secondo a tuffarsi è stato Orlando Perez, costretto all`immobilità  dopo aver riportato una lesione al midollo spinale nel corso di un addestramento militare. Come Scott, anche Orlando vive ormai in simbiosi con la sua carrozzina. E anche lui, come Scott, si mostra eccitato e felice mentre racconta la sua esperienza di immersione tra gli squali. “Ho dimenticato per un po` la carrozzina – dice - e mi sono sentito un pesce tra tanti”. “Non avrei mai pensato di vivere un`esperienza del genere” - continua - . In questo modo dominiamo la disabilità e non permettiamo che la disabilità domini noi”.
Sia Perez che Winkler ammettono di essersi sentiti nervosi prima dell`ingresso nella vasca d`acqua salata. Ma dopo esser stati sfiorati dal primo enorme squalo, raccontano di aver pensato solo e unicamente a lasciarsi spostare dall`acqua, anche imitando lo stato di leggerezza con cui gli enormi pesci si muovevano.
“Mentalmente corrisponde al prendersi un break dalla vita quotidiana di disabile  – conclude Scott Winkler - fisicamente significa fare grandi passi avanti nella riabilitazione ed emotivamente equivale a un grande sollievo per lo spirito”.
 
 
 Questo articolo è stato scritto da Lidia baratta il 13/11/2008,  e l'ho trovato su questo sito: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/1686-dagli-states-arriva-la-squalo-terapia-per-la-riabilitazione

Shark therapy

Al Tropicarum park di Jesolo un bambino di otto anni ha effettuato la prima esperienza di «shark therapy. Alessio( è il nome di questo bambino) non può camminare per via di un problema alle gambe ma nell'acqua si è mostrato a suo agio, per nulla intimorito, e con le mani ha toccato la pelle dei pesci. Nella vasca ce ne erano ben quattro, tutti Carcharias taurus, squali Toro. È stato il primo bambino disabile a provare la «shark therapy», l'immersione in vasca con i killer dai denti aguzzi come terapia. È stato nella vasca per 25 minuti nella struttura del «Tropicarium park» di Jesolo e ciò è stato possibile grazie al lavoro di un esperto di squali, Riccardo Sturla, che ha accompagnato il ragazzino.  

«Queste sono esperienze uniche che possono dare delle forti emozioni a chi le prova - ha detto l'esperto




. «Non ho avuto paura e non vedo l'ora di rifarlo», è stato, invece, il commento del bambino.

«E’ da quando aveva tre anni che sognava questo momento–precisa la mamma –. Il suo grande desiderio è sempre stato quello di potersi tuffare in un mare con gli squali, poterli toccare e nuotare con loro. Abbiamo letto su Internet che il Tropicarium Park di Jesolo, organizza immersioni con questi impressionanti pesci, così abbiamo chiamato ed eccoci qua». 

La richiesta è stata subito assecondata dai gestori del grande acquario di squali.
Quando è uscito dalla vasca era felice come non lo vedevamo da tempo – raccontano i genitori 

 Qui è possile vedere il video ed il Tropicarium Park di Jesolo : http://www.tropicarium.it/index.php?option=com_content&view=article&id=33:un-bimbo-tra-gli-squali-servizio-di-a3&catid=3:news&Itemid=11
 
Ma quella di Alessio non è l’unica esperienza del genere a Jesolo.

Da qualche anno – spiega Mauro Rigoni– stiamo lavorando ad un progetto di terapia con gli animali della nostra mostra: abbiamo dato la possibilità, ad esempio, di accarezzare le nostre specie ai ragazzi della comunità di educazione Il Portico ma anche ad un gruppo di non vedenti”.


http://www.ilsubacqueo.it/notizie/dal-mondo/item/1379-tropicarium-park-di-jesolo-by-shark-academy.html